Davanti al cancello di casa, ho trovato un giovane ragazzo, biondo, sui 16/18 anni, con gli occhi verdi ed un accento francese, che seduto sulla panchina che si affaccia nel bosco, con il capo chino stava mangiando una scatoletta di tonno e alcuni cracker.

Davanti a sé, uno zaino più grande di lui, con delle scarpe ciondoloni e un paio di borracce.

Non so se sia per la mancanza che provo verso B o per la faccia e gli occhi di questo ragazzo, ma ho sentito il bisogno di scendere dall’auto, di chiedergli se avesse bisogno di qualcosa o di riposarsi un pò.

“La ringrazio, sono diretto a Roma, ho tanta strada da fare, ma lei è molto gentile, Dio la ringrazierà”, mi ha risposto.

Non ho idea se Dio mi sorriderà un giorno, per questo gesto, ma so di aver provato una bella emozione, come forse mai prima davanti ad un estraneo e la cosa ancor più particolare, è stata senso di serenità che ho provato.

L’ho salutato, gli ho augurato buon viaggio e tornando in auto sono entrato nel viale di casa, con la felicità nel vedere che oltre ad una gioventù bruciata dai cellulari e incapace di comunicare, ci sia anche chi, come questo giovane ragazzo, zaino in spalle parte per un viaggio lungo e faticoso, con un fardello da portare, qualche scatoletta di tonno e tanta, ma davvero tanta voglia di vivere.

Segui la tua strada e sogna, qualsiasi cosa tu faccia da grande.

Così. Per dire. CJJ