Alcune volte mi sembra di essere all’interno di un circo, dove equilibristi, giocolieri, sputafuoco, domatori di animali, ma soprattutto clowns, animano la giornata.
Fanno così tanto rumore che non riesco a guardarne uno a lungo. Fiamme, cammelli, trombette e volteggi, di tutto un pò ed io non riesco a concentrarmi su uno, a guardarlo nella sua esibizione, dall’inizio alla fine e, quindi, alla fine guardandoli tutti non guardo nessuno.
Come è bello quello, guarda com’è bravo quell’altro, ma che agilità ha lui, ma come farà a gestire quella tigre quello lì.
Ed io seduto nel mezzo della pista, partecipo passivamente ad uno spettacolo che, alla fine dei conti proprio non mi appartiene.
Uno come me che non sa fare altro che iniziare una cosa sempre e solo dopo averne finita un’altra, in un marasma caotico, in un tripudio di frenesia, proprio non ci si ritrova.
Pensare che una volta ero io a dettare i tempi e le regole, con una bella giacca rossa, i miei pantaloni di velluto neri ed il bastone in mano con il quale chiamavo ogni artista al suo turno….ora mi tocca subirle.
Potrei alzarmi e spostarmi? Sarebbe la cosa migliore. Lo farò, manca poco, ma nel frattempo potrei chiudere gli occhi e cercare di non farmi abbagliare dal casino colorato che mi circonda.
Io non sono mai stato adatto a fingere ed accettare. Il clown proprio no. Magari l’uomo cannone, quello si. vedremo
Così. per dire. CJJ
Rispondi