Un sibilo sulla mia sinistra, mi giro per osservare cosa accada. La finestra socchiusa lascia entrare il vento che forte soffia all’esterno.
Il cielo è azzurro, nessuna nube all’orizzonte.
Mi alzo e mi dirigo verso la porta finestra, quella grande, quella dove mi soffermo spesso a guardare ciò che mi circonda, quella che seduto in poltrona mi illude di essere spettatore del mondo.
Quante cose da lì ho visto e sentito, quante riflessioni ho fatto e quante decisioni.
Apro la porta finestra ed il vento forte mi smuove, deciso.
Ripenso a “inutile fermare il vento con le mani” e sorrido.
Ripenso a chi mi sprona a mettere la mia professionalità al servizio della comunità e sorrido.
Ripenso a quante cose ho fatto, senza che tanti abbiano visto, affinché il bene di tanti prevalga sul mio e sorrido.
Ripenso a quante volte ho cercato di farmi vedere, senza essere visto, a quanta energia ho profuso per dimostrare chi io sia e sorrido.
Poi penso a “se non lo abbiamo fatto vuol dire che in quel momento abbiamo pensato che fosse stato meglio fare così“, ma non posso sorridere, o forse lo dovrei fare, chissà.
Fortunatamente c’è un gran vento fuori che spazza via tutti i miei “ripenso” e respirando quell’aria così fresca torno alla mia poltrona, chiudo la porta finestra e sedendomi mi metto a guardare il mondo che mi circonda consapevole che le cose accadono quando si cercano, non quando si evitano.
Inutile ripensare al passato, inutile pensare al futuro è bene che pensi al presente.
Quel sibilo, quante cose ci sono dietro ad un sibilo.
così. per dire. CJJ