Esiste un confine ben preciso tra sogno e realtà, un confine che delimita la forza nel credere in qualcosa, in noi stessi e la consapevolezza dei nostri mezzi.

Un confine labile, alcune volte difficile anche da vedere, ma così importante da permetterci di superare i nostri limiti e le nostre convinzioni.

Non tutti sono capaci di pensarlo e solo alcuni di vederlo, perchè il “gettar il cappello” oltre l’ostacolo comporta alcuni fattori nel del tutto secondari:

  • primo tra tutti sognare, ambire, voler arrivare da qualche parte
  • poi una completa consapevolezza dei propri limiti, ma anche dei propri punti di forza, informazioni necessarie per non sopravvalutarsi.
  • Una incoscenza di base, che ci permetta di nasconderci i pericoli, esaltando le possibili gioie.
  • a seguire una caparbietà ed una tenacia, necessarie a proseguire quando accadono i primi malanni e necessarie a scongiurare l’ammutinamento della mente al danno del corpo.
  • per finire, la voglia di non invecchiare, di non arrendersi e di non rimpiangere quanto non fatto ma solo sperato

Un mix micidiale, condito dall’età e dalla sua infinita voglia di dimostrarsi grandi, perchè con il passare del tempo, un pò per la stanchezza accumulata, un pò per le delusioni prese, anche i più sognatori iniziano a vedere la verità, a pensar che non valga più “provarci” perchè chi nasce tondo… lo sapete già, al massimo muore ovale.

Ecco perchè solo in pochi sognano da adulti, perchè non basta chiudere gli occhi, ci vuole saggezza e disinvoltura, tanta saggezza.

Unitevi a me, amici Don Chichotte, teniamoci per mano e partiamo per terre lontane. Non facciamoci togliere i sogni, non facciamoci togliere le speranze, non ci facciamo togliere la vita.

Ogni mare ha una riva, seppur lontana, seppur difficile da raggiungere. Non desistete a partire, non abbiate paura di non arrivare, non accontentatevi di appoggiare la mano sulla fronte per scrutare la riga del mare.

cosi. per dire. CJJ