Spesso mi domando se sia meglio avere dei rimorsi o dei rimpianti e , non sempre, la risposta che mi do, mi convince.

Spesso mi nascondo dietro la banalità del “meglio provarci che rimanere a guardare”, ma dentro di me, non sono convinto che sia davvero così saggio lottare, provarci e rimanerci male.

E’ altrettanto vero che non ha senso lamentarsi per qualcosa che non abbiamo voluto fare, o dire, cercando di attribuire a quel’evento la nostra vita attuale.

Quindi qual’è la verità?

Riflettendoci un pò, penso di poter dire che la differenza la faccia l’età ed il suo scorrere irriverente.

Con il peso degli anni e della maturità, i rimorsi si trasformano in rimpianti, perchè non abbiamo più tanta voglia di lottare, non abbiamo più le forze per “provarci” e ci manca la convinzione di farcela. Barrymore, sosteneva che “un uomo invecchia quando i rimpianti superano i sogni” e lo diceva con ragione, ma con altrettanta ragione DiStefano diceva che “Non si era reso conto o forse fingeva di non aver capito che noi eravamo solo il rimorso di ciò che non avevamo fatto e non avremmo più potuto fare.”

Ed allora lasciamo da parte queste sfumature e “Affidiamo al cielo le nostre preghiere, ai mari la nostra poesia e alla terra i nostri rimpianti.” come dice Gentile.

cosi. per dire. CJJ