Quelli come me…

Non so voi, ma dopo lo sgomento e l’incredulità, il dolore e lo sconforto, inizio a guardare questa guerra chiedendomi cosa farei se arrivasse fino a noi.

Passo tante ore della notte a leggere e guardare video per capire, vedere e percepire il vero senso di questa guerra, come assetato di verità, assetato di dare un senso a cose che un senso non hanno, e non la capisco.

Vedo solo distruzione e miseria, ragazzi che poco più che maggiorenni, imbracciano armi e sorridono alla sconfitta del nemico, con un sorriso che non è di soddisfazione ma di paura.

Ma quanti di quei ragazzi che riusciranno a tornare a casa, riabbracciando coloro che soffrono più di tutti, le loro mamme, riusciranno a mettersi alle spalle tutto e quanti sogneranno ogni istante che hanno vissuto lì,  tra urla, bombe assordanti, morte e paura?

Ma quanti di quei ragazzi, partiti per far capire all’occidente le sue storture, davvero sapevano cosa andavano a fare e quanti di quei ragazzi che si sono sentiti sopraffatti, hanno baciato la vita e si sono gettati in qualcosa più grande di loro?

Quanto futuro viene distrutto ogni giorno?

E per ogni video o per ogni lettura penso e ripenso all’ipocrisia di coloro che parlano di soccorso per i civili, come se i militari fossero solo carne da macello.

Penso e ripenso a quel tavolo delle trattative, dove chi invade e chi si difende, si stringe la mano in segno di rispetto. Ma rispetto di chi? Dei morti?

Penso e ripenso alle donne che salgono su mezzi di trasporto, abbracciando bambini, diretti verso dove e per fare cosa?

Penso e ripenso a chi ricostruirà tutto e chi darà loro quello che hanno perso?

Ma davvero al giorno d’oggi si pensa ancora di ottenere le cose con la forza? SI!

Ma davvero al giorno d’oggi non si pensa che chi semina odio, raccoglie tempesta? SI!

Ma davvero al giorno d’oggi non si pensa che la tregua di domani, non sarà mai pace? NO!

E più penso e più rifletto e più mi chiedo come si può accettare e come siamo arrivati a questo?

E più penso e più rifletto e più mi domando di quanta ipocrisia ci sia in noi (siamo offesi ma il gas non si tocca e il grano neppure)!

E quando finirà che succederà? Andremo ad abbracciarli, magari facendo finta di nulla e ci dimenticheremo dei morti e della distruzione?

E quando finirà che succederà? Esulteremo con chi è stato invaso e ci dimenticheremo di tutto o sarà il momento in cui seriamente impediremo che possa accadere un’altra volta?

Un’idea me la sono fatta e sono convinto che questo mondo mi schifa, mi inorridisce e mi turba.

Su una cosa sono sicuro, se ci fossero state due donne al comando, non sarebbe successa la stessa cosa, perchè donando la vita, le donne ne conoscono il valore.

così. per dire. CJJ

ps Alla fine quello che è certo, è che quelli come me… hanno sempre un sogno.