Un giorno, di alcuni mesi fa, parlavo con una persona adulta, molto adulta, che mi disse di non sapere cosa fosse l’ansia e di non averla mai provata.

Ne rimasi perplesso, forse incredulo, perchè eventi della mia vita e situazioni legate alla mia professione, mi hanno donato molti attimi di stress, tensione e ansia.

Lo guardavo dubbioso di quanto mi stesse dicendo, perchè non riuscivo a credere che qualcuno arrivasse molto in là nella vita sorridendo, gioendo e trovando solo serenità.

Ci ho pensato molto, davvero tanto a quell’uomo e alla sua frase, soprattutto negli attimi più intesi della mia vita e se anche i giorni da quell’incontro sbiadivano la sua faccia, non succedeva per la sua frase, rafforzando l’idea che non fosse del tutto vero quello che mi aveva detto.

Come sarei potuto “diventare” come lui? Come sarei potuto arrivare a vivere le difficoltà con distacco?

Ci ho pensato molto, davvero tanto, ma non posso dire di aver trovato una vera soluzione.

Alcune volte mi sono anche chiesto se non fossi io a volerla quella tensione, ma quale senso avrebbe avuto? Come mai avrei dovuto procurarmi allarmi quando la vita è già complessa di per sé?

Poi mi è capitata qualcosa di intenso, per l’ennesima volta, dove ho fatto come sempre (ostentato serenità) fino a quando ho capito che non ero stato il solo a temere il peggio, non ero stato il solo a pensare a soluzioni alternative (famoso piano B).

Sono stati giorni, ore e secondi faticosi, sorridendo e soffrendo, domandandomi e criticandomi (quello mi riesce bene) conclusi con il batter delle ciglia.

Possibile vivere così profondamente una paura, per poi vederla volar via in un secondo?

Bisognerebbe essere come “lui” che non sapeva cosa fosse l’ansia, mica come me.

Ironia sottile che ti infastidisce, “a me al massimo chiedono di aprire….”, gelosia palpabile “secondo me sei un …..” e, come spesso accade, da un evento pensante ne nasce un altro, un altro ancora ed ancora un altro, senza fine, senza sosta, senza tregua e il cerchio “limitato” della vita riprende a scorrere.

Quanto dura quindi l’ansia? Il tempo necessario!

Non ho idea di come “lui” sia riuscito a vivere con la “pace” così a lungo, ma continuerò ad impegnarmi nel cercarla anche io, perchè alla fine ho ancora tante cose da fare in questo mondo e le voglio provare a fare tutte.

così. per dire. CJJ