Ero partito da qui, non era caldo e nemmeno sereno, pensando di dedicare qualche minuto a me, solo perchè me lo avevano chiesto, sperando o credendo che in qualche minuto sarei uscito e tornato alle mie faccende.

Lo pensavo, appunto, perchè qualche minuto si è trasformato in quasi due ore e invece di venir via come ne ero entrato, ne ero uscito con un altro sassolino nello zaino, un altro peso, un altro pò di me che non sapevo esistesse ma che c’era, chissà dove.

Che bella è questa vita, arriva un punto del percorso in cui scopri cose che gli altri dicono essere state sempre lì, ma latenti.

Davvero simpatico, che buffo, e pensa che ci sorridevano anche, loro.

Io meno, ma non perchè non capissi o non volessi capire, ma perchè arriva un giorno in cui hai poco tempo per le cose meno importanti e quel giorno, per me, è tanto che è arrivato.

Ho ascoltato, ho segnato in agenda quello che dovevo, ma con la stessa serenità con cui sono entrato ne sono uscito.

Una serenità apparente? Forse, ma quella era e quella è rimasta. Follow the flow.

Non posso dire che vedendo la corrente scorrermi intorno non pensi o non abbia pensato, non posso nemmeno dire che sentendo l’acqua che fluttua su di me non oda il rumore che fa quando mi sfiora la pelle, ma posso dirvi che ci sono due strade da prendere ed io le ho prese entrambe.

Domani pioverà? Ci sarà il sole o la neve?

Si vedrà.

Follow the flow.

Così. Per dire. CJJ