Pensandoci bene, un genitore non fa altro che pensare al bene del proprio figlio. Si toglie un sorriso per darglielo, si toglie uno sfizio per concederlo a lui, si sforza per dargli meno pensieri.

Si, alla fine diventare genitori oltre ad essere una cosa meravigliosa, è anche una prova di “forza” con la vita, una sfida continua con se stessi e con il mondo, un eterno competere con un mondo che con noi è stato buono, ma con i nostri figli lo deve essere ancor di più.

Così facendo, mettendoli sempre in “sicurezza”, capita di vedere ragazzi e ragazze poco avvezzi ad affrontare la realtà, molto meno rosea di quella che da genitori cerchiamo di dipindergliela.

Così facendo, dandogli quello che spesso non potremmo avere, gli diamo l’illusione che la vita non abbia limiti e confini.

Così facendo, annuendo e accettando, li disabituiamo a lottare per sorridere (cosa che tutti, ma proprio tutti devono fare).

Certo che questa condizione non vale per ognuno, ma chi più e chi meno, passerà per questa strada.

Se potete, ma solo se ne avete voglia, provate a far presente ai vostri figli che esiste un momento ZERO, un attimo in cui saranno soli a dover decidere, soli a dover fare, soli a dover accettare. Fategli presente che esiste sempre un momento buio da vivere, uno dolce da condividere e tanti momenti neutri da superare.

Fatelo, magari inizando da oggi, magari baciandolo e parlandogli, magari ascoltandolo e vivendolo, magari senza sentirvi superiori o inferiori.

Fatelo e mi saprete dire, forse essere genitore non deve essere solo “togliersi” per dare, ma anche “dare” per ricevere.

così. per dire. CJJ