Non aveva voglia di guardare il cielo, quel mare sconfinato lo impauriva, preferiva guardare avanti, prendendo come punti di riferimento le cose che conosceva.

Era una sensazione strana, la sua, ma ci viveva da tanto tempo che ormai gli sembrava da sempre.

Quel cielo sconfinato gli provocava lo stesso turbamento di quando sporgendosi dalla nave guardare gli abissi e lo stesso imbarazzo di quando sentiva pronunciare parole senza peso.

Eppure molte cose nella sua cultura non avevano dimensione o potevano essere racchiuse in un contenitore; l’amore, la passione, la felicità, la rabbia o la vita.

Nessuno poteva dimensionare la quantità di amore che poteva provare,  dargli un limite massimo o minimo o scriverne l’unità di misura.

Ti amo. Ma quanto?  Tanto. Ma tanto quanto?

Mi manchi. Ma quanto?  Tanto. Ma tanto quanto?

Ti voglio bene. Ma quanto?  Tanto. Ma tanto quanto?

Non capiva, non riusciva proprio a capire quanto valessero e spesso si domandava: Se nella vita ci capita di voler bene a più persone, quel ti amo, quel ti voglio bene o quel mi manchi, quanto valgono?

Sapeva che c’erano cose sicure nella vita ed altre che sapeva che sarebbero successe ma non quando, come la morte, altre ancota che aveva sperato che si avvicinassero anche a lui, senza saper per quanto o di quale intensità; una tra queste era l’amore.

Ed era per questo che non amava guardare il cielo, perchè non avendo nessuno con cui condividere i problemi e le gioie della vita, non poteva perdersi nell’immensità del blu come avrebbe voluto fare quando sognava i suoi occhi.

C’erano cose che conosceva ed altre che non capiva. C’erano cose che gli facevano battere il cuore ed altre che lo rattristivano. C’erano cose che lo rendevano sicuro ed altre che lo facevano vacillare.

Avrebbe tanto voluto abbracciarla, almeno per una volta, avrebbe tanto voluto perdersi nelle sue mani, avrebbe voluto che il suo cuore si espandesse tanto quanto quel cielo, ma la vita aveva disegnato per lui un altro finale e “quella lei” non era lì, con lui.

“Se non posso perdermi nei sogni, allora mi perderò nella realtà”, si diceva, consapevole che la realtà è fatta di confini, regole e dimensioni, cose con cui l’amore non poteva essere espresso.

Non ho voglia di chiudere le sensazioni in un sacchetto per pesarle e confinarle. L’amore è aria, è libertà, è gioia e sorriso accompagnati da un leggerissimo sibilo di vento.

così. per dire. cjj