Mi sono sentito chiedere cosa abbia fatto in tutta la mia vita.
Una domanda banale, forse fatta anche senza alcuna allusione. Una domanda che però ha ingenerato in me grandi riflessioni. Come sempre.
Cosa ho fatto davvero nella mia vita? Devo guardare alle mie spalle e vedere. Devo voltarmi e controllare cosa sia rimasto delle cose che pensavo o credevo di aver costruito.
Avrei dovuto farlo, ma non l’ho fatto. Per paura? Forse, ma anche perchè qualsiasi cosa trovi alle mie spalle, non potrò mai più rifarla. Potrò rimpiangere di averla fatta male.
Potrò rammaricarmi di avergli dedicato del tempo quando non valeva alcuno sforzo.
Potrò pentirmi di non averla capita nella sua massima potenzialità.
Ma oltre a questo che potrei mai fare?
Quindi no, che sia vigliaccheria, paura o altro, non mi volterò per guardare se ci sono rovine o castelli, praterie o acquitrini, andrò avanti per come mi sono promesso, verso dove devo andare.
Oramai sono adulto per sapere che i sogni non si avverano sempre, ma sono altrettanto adulto da sapere che una volta smesso di sognare, non solo non potrò guardare il passato, ma avrò anche un futuro buio.
Una certezza ce l’ho, o mi sono convinto di averla. Dietro di me ci sei te e quindi mi sento tranquillo. Io sono questo. Lo sono sempre stato. Mi andrò bene così ancora per un po’.
Ma che ho fatto in tutta la mia vita? Ho cercato di essere meglio che potevo, lasciando qualcosa in più di quello che ho trovato ovunque sia andato.
Così. per dire. CJJ
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