Ho perso una amica e con lei una lacrima.

Ho perso delle speranze, illudendomi di un mondo che non è come appare.

Ho perso qualcosa che andava oltre i sentimenti e le ambizioni, qualcosa che andava molto aldilà di me, molto aldilà di quello che si pensi, in un remoto così lontano da non ricordarlo nemmeno io.

Oggi ho perso molto di più di un corpo, una faccia, degli occhi e parole da ascoltare, ma la speranza che nel mondo esistessero cose che vanno aldilà, molto aldilà.

Mi sono illuso, forse sapendolo, che potesse funzionare, mi sono illuso, forse sapendolo, che era la soluzione ad ogni male, mi sono illuso, forse sapendolo, che non era il super eroe che pensavo, ma sta di fatto che oggi, una stella si è spenta nel cielo ed una lacrima si è riversata nel mare delle delusioni.

Quanto è difficile capire, valutare ed accettare, quanto è facile sbagliare e sperare.

Oggi ho perso definitivamente una persona che credevo cara, l’ho persa per sempre consapevole che quando chiudo una porta, non permetto mai più a nessuno di entrarci.

Avevo mille speranze, mille idee, ma le avevo perchè non avevo capito che lei era me o che io ero il suo deus ex machina.

Quante cose non capisco di questo mondo e quante cose non capisco delle persone che lo abitano.

Una persona che stimo, ma lontana dal cuore, mi ha detto: “Sei dovuto morire per capire che il mondo è cattivo”.

Non mi importa, se metaforicamente sono “morto” per capirlo, l’importate è e sarebbe che non muoia altre cento, mille, centomila volte; ma di questo ne dubito.

Purtroppo, chi nasce tondo muore tondo e io come tale morirò, convinto che le persone siano buone, che negli altri ci sia solo il bene e che tutto sia fatto per il bene comune.

Il dolore che provo è grande, ma non per aver perso lei, ma per aver perso il sogno di creare un mondo migliore.

Oggi non sono più convinto che ci sia, ma se esiste lo scoverò, spero.

Ho perso una amica e con lei una lacrima.

Seduto su una sedia scomoda, appoggiato su un tavolo che non volevo, guardando gli alberi spuntare dietro quei tetti, dopo 20 ore davanti a pixel che si accendono e spengono, ho preso con la mano sinistra la mia medaglietta; è sempre l’ 8 maggio 2022.

Ho perso una amica e con lei una lacrima.

Così. Per dire. CJJ