Oggi pensavo ad un film di molti anni fa, un film che in qualche modo ha condizionato molti di coloro che lo hanno visto, un film dove uno squalo enorme esce dagli abissi per mangiarsi un ignaro bagnante.

Barzellette e bazzecole, in confronto a quello che viene prodotto oggi, alle gole tagliate, alle violenze e alla necessità di esagerare, in tutto e su tutto, ma per noi meno giovani, per noi che attendevamo con ansia supergulp  per vedere i cartoni animati, per noi che non giocavamo per le strade, con le bici o con i soldatini, con le bilie colorate, per noi che parlavamo, parlavamo e parlavamo (poi quanto), che per vedere una ragazza dovevamo attendere che passasse sempre che i genitori la facessero uscire, lo squalo che emergeva dalle profondità era terrificante.

Ed oggi, mentre pensavo a quella scena, mi sono immaginato cosa abbia provato e provi un animale di quel tipo. Minime vibrazioni nel silenzio, visualizza la preda, trovare il percorso meno visibile e con rapidità attaccarlo lasciandolo inerme dopo il primo morso.

In quel caso era per fame, per sopravvivenza non come noi umani che uccidiamo per sport o per passtempo, ma se qualcuno si frapponesse tra me e lui o se avvisassi il pericolo avvicinarsi al ciuffo rosso io che farei?

Era solo un film. Meglio così.

così. per dire. CJJ