Stamattina, volgendomi alla luna, mancava ancora molto al sorgere del sole, mi sono chiesto se quello che stò vivendo in questa vita me lo porterò nella prossima.

Non essendo in piena sintonia con nessuna religione, non posso far altro che pensare che alla fine ci sia solo la fine, ma visto che sperare non costa così tanto, almeno la domanda: “Se dovessi rinascere, sempre che non sia sasso, animale o cubo medusa, porterò con me quello che ho appreso in questa vita (soprattutto gli errori)?” posso farmela.

Domanda delle domande, oserei dire, un pò come quella “è nato prima l’uovo o la gallina?”

Non potendomi rispondere seriamente o coscientemente, sono andato sull’egoismo puro e quindi mi sono detto “perchè no!”

A questo punto mi è sorto un ulteriore dubbio “Se rinasco e porto con me l’esperienze fatte, me ne ricorderò subito o …. quando oramai è impossibile?”

E qui è calata la notte perchè se dovessi rinascere e ricordarmi troppo tardi delle cazzate fatte, allora sarebbe un problema non più piccolo si non portarsi dietro nulla e rifare le stesse, se non peggiori, cazzate.

A questo punto, forse, è meglio vivere questa vita con meno frenesia e perplessità (sono sbagliati gli altri o sono fuori dal mondo io?) invece che sperare in un futuro che, ahimè, nessuno sa davvero quel sia.

Un sospiro e procedendo verso questo nuovo IO, abbracciando questa nuova dottrina del tutto e niente, mi sono detto: “la notte dormi, invece di pensare, tanto alla fine sei allo stesso punto di dove sei partito”

E così sarà, ma nel dubbio e sottovoce affinché il mio IO non mi sentisse, mi sono detto: “se mai rinascerai e ti torna la memoria in tempo, vivi libero, vivi la natura, vivi sorreggendo solo te stesso.”

Non so se il mio IO si ricorderà di me e dei miei desiderata, ma so che casomai rinascessi… sarò fuoco e tempesta, sarò aria e grandine, sarò sole e gioia.

Cosi. Per dire. CJJ