E’ davvero così strano questo mondo in cui viviamo?

E’ una domanda che mi sono posto tante volte in questi anni, ma come non porsela in questi giorni?

Abbiamo trascorso due anni nella paura, nella consapevolezza che la razza umana sia solo un briciolo di polvere, per poi trovarci, tutto d’un tratto, per chi non mastica di politica internazionale, a convivere con una guerra che nessuno, assolutamente nessuno vuole.

Ed allora come non pensare al Giorno della Memoria, alle tante statue che presenziano le nostre città in ricordo dei morti delle grandi guerre, come non pensare alle persone che hanno perso la vita nel difendere un confine, un ideale, un credo?

Possibile che una persona possa decidere le sorti di un intero mondo?

Possibile che una sola persona tenga in scacco tutti, ma proprio tutti?

Possibile che la ragione non prevalga mai sugli interessi?

Possibile che in pochi “litighino” e in migliaia muoiano?

Possibile che nessun membro terzo, sia riuscito a trovare una soluzione o a imporre un dialogo continuo, impedendo in ogni modo “le vie di fatto”?

Possibile che nessuno dei potenti, sappia fermare questa follia? Senza armi!!!

Si, questo è possibile ed è dinanzi a noi.

Ma nessuno ha mai capito che con quei miliardi e miliardi di dollari, si sfamerebbe il mondo intero e si limiterebbero le differenze?

Ma nessuno è riuscito a capire che nulla si ottiene con la forza, se non l’odio?

A quanto pare, no! Nessuno visto che procediamo spensierati al grido “la vita deve andare avanti”, ma avanti dove? verso chi? verso cosa?

Sarà che ho sempre odiato chi impone con la forza le sue idee (non è bullismo anche questo?), sarà che sono cresciuto nel rispetto degli altri e che non ho mai amato le barriere, di nessun tipo, sarà che non ho mai creduto nel “il pallone è mio e se non gioco lo porto via”, ma nel “vieni, c’è posto anche per te”, ma sta di fatto che non accetto che il confronto non porti a soluzioni.

Ma se tutti avessimo come unica arma la parola, sarebbe ugualmente successo?

Mi chiedo solo cosa passi per la mente di quei militari che vanno a combattere ed uccidere altri umani. Possibile che non pensino a fermarsi?

Mi chiedo se possano chiudere gli occhi e dormire, senza rivivere il fuoco, le urla e l’odore del sangue. Possibile che non si sentano in colpa?

Mi chiedo come possano incontrarsi due delegazioni, mentre i loro figli stanno morendo. Non potevano farlo prima, ad oltranza?

Mi chiedo come possano stringersi la mano, mentre intere famiglie vengono dilaniate dal dolore. In segno di rispetto? Di pace? Di cosa?

Mi chiedo se possa mai una madre scusare il figlio che uccide, così come mi chiedo se una madre possa scusare colui che ha ucciso suo figlio.

Mi chiedo come possa vivere con l’odio di un popolo (quello che subito) e come non pensi che anche il suo popolo lo odierà (quello che non vedrà rientrare i propri cari).

Ed allora, quando anche questa inutile dimostrazione di follia sarà finita che faremo? Che succederà?

Ci inventeremo il giorno del ricordo, il giorno della follia o, da bravi idioti, ci dimenticheremo di tutto per sorridere?

Non impareremo mai, davvero mai, che siamo solo a tempo.

Abbiamo avuto tanto, molto, ma rimaniamo gli animali più stupidi su questa terra e moriremo come tali.

Ed allora mi chiedo che senso abbia tutto ciò?

Nessuno.

Mi auguro solo che un giorno le masse si fermino, buttino le armi e si guardino in faccia consapevoli che nessuna delle loro vite, vale la morte.

Mi auguro solo che un giorno qualcuno capisca che ogni cosa, tranne la morte, ha una soluzione.

Mi auguro solo che un giorno quei pochi che decidono sulla vita di tanti, capiscano che non c’è una sola ragione per uccidere, nemmeno una.

Mi auguro solo che un giorno torni il sole, ma so già che prima o poi torneranno le nuvole.

Che notte sarà? Un’altra notte buia.

Questo non è il mio mondo o, questo non è il mondo in cui voglio vivere.

così. per dire. CJJ