Ma che bello, quando gli altri pensano che tu sia un supereroe, un mito del tempo o un alieno di straordinarie abilità.

Fantastico, iper super mega e giga fantastico, se non fosse che anche i super eroi hanno le loro debolezze, le loro necessità e le loro esigenze e se anche mai, almeno a mia memoria, nei films si vedono andare in bagno, sono convinto che anche loro abbiano bisogno di sedersi in una tazza per pensare, di prendere un teino caldo per digerire, di misurarsi la temperatura perchè si sentono la febbre o simili.

Non me ne vogliano i mega iper e super eroi di “sto par di OO” , ma sono stanco di dover sopportare e supportare le minchiate (ops) altrui, di dipendere dai vizi altrui, di attendere la mediocrità degli altri.

Arriva un momento in cui sei così saturo di tutti che nemmeno un flacone intero di …. ti aiuta a non pensare, nemmeno una carbonara, un tiramisù o anche una brostola ti placherebbe il nervoso che hai ed allora…. fuoco e fiamme, ed allora che distruzione sia, ed allora azzeriamo il mondo di quelli che per essere aiutati si mettono a sedere ed aspettano che arrivi.

C’è un tempo per giocare a carte, uno a dadi ed uno a freccette…

Ho chiamato il licaone cucciolone, i due obelischi del macciupicciu, i liocorni dei ponti, la locusta slinguettona, pensa tu, anche Tana libero tutti, non è stato facile toccarla alle spalle, visto che c’ero ho sentito anche il potere strafico della dama bianca, la zanzara nera e la capra tibetana, che fatica correrle dietro mentre zampettava tra una roccia e l’altra, li ho ascoltati tutti e sono felice di dirvi che chicchessià (anche baubau ganugnau) hanno condiviso la nuova strategia… dimenticare per risorgere.

Quindi, mi incammino, trovo un bel sasso e batto la testa, ma bene, così bene da portare a termine il mio nuovo compito…. magari smetto di prendere quelle due pasticche icche icche e risolvo il problema senza farmi male, ci penso.

Un inchino a tutti, belli e brutti, e vedete di annà a …. lì, proprio lì.

“Hai le spalle larghe”, mi disse la dama bianca, penzolante dalla torre storta della collina con buco intorno, dove tutti si fermano a fare una foto con il contorno, non le ho mai creduto, ma alla fine è lei che fa le profezie mica io.

“Ce la puoi fare”, mi disse un giorno occhio di lince, non le ho mai creduto, ma è lei che è famosa per essere furba, mica io

 

Così. Per dire. CJJ

ps ogni fatto, parola, pensiero, sostantivo maschile e femminile, numero e prosa, congiunzione e locuzione, vivente, vissuto o che nascerà è del tutto casuale….