Che cosa strana da darsi, ma pensandoci bene è così, alla fine di qualcosa c’è sempre un baratro che ti divide da quello che avevi e quello che ti aspetta.

Quanta fatica e quante energie, quanti pensieri e quanti dolori ti hanno accompagnato lungo quel sentiero che saliva, lentamente verso la vetta.

Hai lottato, combattuto e pianto, hai sorriso ed asciugato il sudore sulla fronte, ti sei fasciato i polsi per il dolore che sentivi quando ti aggrappavi agli arbusti e chisto, mille, mille ed ancor mille volte come mai fosse così difficile, ma sei andato avanti perchè non avrebbe avuto senso fermarsi o tornare indietro.

Qualche volta ti sei messo a sedere su un masso, avvolgendo le gambe con le braccia come a farti forza, altre haui guardatyo il cielo cercando risposte che non avevi, altrer ancora hai guardato l’orizzonte sconfinato domandandoti quando ancora avresti dovuto camminare prima di arrivare lassù, proprio là.

Quante amici hai perso per strada, quanti compagni di vita e quanti avventurieri ti hanno illuso di accompagnarti per mano fin lassù, almeno quanti erano i sogni che ti sorreggevano la schiena e poi, d’un tratto sei arrivato a quel baratro e la vita si è fermata davanti a te.

Dietro c’era solo il passato ed un percorso fatto di ricordi, davanti un dirupo scosceso che lasciava intravedere un sentiero che si perdeva in un folto bosto di betulle.

Ti sei guardato i piedi, le scarpe terrose e rotte, i ginocchi sbucciati e la pelle screpolata e il dolore nelle ossa, poi ti sei voltato per vedere tutto ciò che eri, ma che non sei più e con un sospiro grave, ma deciso, hai chiesto al tuo corpo un ultimo sforzo e ti sei incamminato.

C’è un’età per salire la costa ed una per riposare, una per scendere ed una per raccogliere quanto hai seminato.

C’è un tempo per gioire ed uno per piangere, uno per riflettere ed uno per agire.

C’è lo spazio per correre e quello che guardare, la luce per osservare e le tenebre per nascondersi.

C’è tutto là fuori, proprio tutto e con lo scorrere degli anni ce se ne rende conto, così come ci manca il coraggio di cercarlo e la forza di non arrendersi.

Purtroppo il nostro è un percorso a tempo e non ci dà modo di ripartire da capo, quindi non rammaricatevi di quello che non avete fatto perchè non tornerà più, non domandatevi cosa fare, ma fatelo perchè ogni scelta implica una perdita, non crucciatevi di ciò che speravate e non avete perchè il solo stringere qualcosa oggi ha un valore più grande che guardare il niente del passato.

Ci fu un tempo in cui davo poco peso a quello che avevo, perchè correvo verso ciò che desiderano. Quando mi resi conto che non avevo nulla da stringere a me, mi fermai.

Sì, alla fine, c’è sempre una fine.

così. per dire. CJJ