Guardiamoci bene in faccia, in questi giorni la natura ci sta ricordando che siamo solo delle vulnerabili realtà che si aggirano sulla sua superficie.

E lei, che con tanta calma accetta le nostre folli iniziative, senza urlare ci ha lasciato scatenare guerre e ingiustizie, con serenità ci ha lasciato alterare l’atomosfera facendo si che si sia passato un gennaio e un febbraio oramai simili a dolci primavere, ora si è decisa a rimetterci tutti “in riga”.

Non ha usato cannoni ed armi o pestilenze e innondazioni, perchè a lei basta molto meno, qualcosa di subdolo, ancor più piccola di quanto mai si possa immaginare, qualcosa che si cela dietro ad una febbre, ad un raffreddore e una tosse, un qualcosa che non a tutti viene ma da tutti passerà.

Ed ecco che noi, padroni del mondo, che ci siamo spinti fino all stelle quando ancora non conosciamo la nostra terra, ci siamo sentiti e ritrovati vulnerabili.

E come potevamo reagire se non scompostamente come siamo noi? Assaltando i supermercati e facendoci forti della frase “vita mia, morte tua” sicuri che gran parte di quello che abbiamo comprato non ci servirà, ma lo abbiamo tolto agli altri, andiamo vanti vaneggiando sui social e impaurito nel cuore.

E’ bastato così poco per capire che stiamo giocando con il fuoco, ma invece di imparare dalle disgrazie, sono convinto che supereremo anche questa “scocciatura” senza rispettare la natura, giocandoci su e mettendo qualche video spiritoso in reta, ma ignari che “la vita” non perde mai.

E quando intorno a te tutto parla di questo, pensi a chi non ti è vicino, cosa accadrà e succederà intorno a lui, se avrà paura o meno e ti incupisci pensando a quanto sia bizzarra la nostra vita.

Stringi i denti, socchiudi gli occhi e pensi al valore di quello che fa, ma alla fine avrai fatto bene o male? Sarà giusto o sbagliato? E per chi sarà giusto e per chi sbagliato?

E’ bastato un semplice virus per scatenare il panico dentro e fuori di noi, ma lui rimane là, così lontano dai miei pensieri e così lontano dalle mie carezze, che alla fine così paura, questo virus, proprio non me ne fa.

COsì. Per dire. CJJ