Sarà capitato a voi di confrontarsi con persone false, gelose, invidiose o cattive.

Persone verso le quali non avete fatto nulla, o non capite cosa potete aver fatto per renderli così nei vostri confronti.

Con qualcuno avete provato a parlarci, senza riuscirci, a guardarvi dentro, senza trovare alcunché o a rileggere il passato, per capire, capirvi e quindi capirli.

Pensieri su pensieri e riflessioni su riflessioni, ma nulla, nulla che possa giustificarne il motivo. Nulla.

In quel momento, in quel preciso momento, quando il vuoto riempie la vostra mente e la tristezza avvolge il vostro cuore, che l’anima degli eterni “buoni” vi porta a colpevolizzarvi per qualcosa che nemmeno sapete cosa sia.

Ma non è così che si deve reagire, non è così che deve finire, non è così che deve andare il mondo.

Ma il mondo in cui viviamo oggi è questo, un mondo dove l’arrogante emerge ed il buono soccombe, un mondo dove la massa soffre e pochi li guardano, sorridendo.

Un mondo dove il tendere una mano non esiste più, un mondo che non accoglie ma respinge, un mondo che non è di nessuno, ma che tutti rivendicano.

Un mondo che ti schiaccia e se sei un’anima “buona” non puoi far altro che nasconderti, abbassarti per non apparire, abbassarti per non essere ascoltato o abbassarti per provare a stemperare.

Giusto? No, perchè così facendo, invece di innalzare le eccellenze, nostro unico mezzo per raggiungere obiettivi sempre più grandi, si abbassano per avvicinarli alla mediocrità.

Questo è il mondo in cui viviamo oggi, un mondo di mediocri che ambiscono a traguardi in una vita giusta sarebbero per loro impossibili, mediocri che con la parola o con la falsità, annebbiano chi ha la “luce” nel cuore e nella mente.

Potere e mediocrità, potere e falsità, potere e bugie, questo è quello che ci circonda e che ascoltiamo, questo è quello che alla fine abbiamo assorbito e consideriamo giusto.

Abbiamo perso la voglia di provare a vincere le battaglie, a provare a raggiungere traguardi o anche solo nel provare ad essere migliori, perchè ci siamo arresi, schiacciati da quello che ci circonda.

Non più di un battito di ali, questo è il tempo che dedichiamo al passato, a migliorarci, tutto quello che succede oggi non viene ricordato domani e allora perchè durar fatica nel crescere? perchè provare a superare ogni scalino della vita, se quello che conta è far parte della massa? perchè provare ad eccellere, se basta galleggiare?

E se siamo mediocri o viviamo in questo mondo, non è colpa degli altri, ma nostra che li abbiamo assecondati, che ci siamo arresi ai falsi, ai bugiardi, agli egoisti e agli invidiosi.

La colpa è di tutti coloro, primo tra tutti io, che per non disturbare ha pensato giusto fermarmi o che per mille ragioni ha sceso uno scalino per avvicinarmi a chi mi guardava dal basso con arroganza.

Ma una cosa l’ho imparata ed è che chi nasce tondo non può morire quadrato e allora spero, spero sempre, di scrollarmi di dosso coloro che si rifiutano di crescere e continuare ad essere me. Un me sbagliato o un me confuso, un me sognatore o un me testardo, un me combattente o un me buono, qualsiasi me, ma un me diverso dagli altri che vive con gli altri.

Io lo voglio, ma provateci anche voi a sbattere i gomiti e a ritrovare la lungimiranza, a lottare per il bene e la pace, per i diritti e l’uguaglianza e chissà, magari tra mille anni, ci sarà una parte di noi che guarderà alle stelle sperando di toccarle ed una parte che ci aiuterà a salire su una scala per essene più vicini.

Lo stupido persiste, il saggio si ferma.

così. per dire. CJJ