Oggi, mio malgrado e come spettatore, ho dovuto vivere attimi (che sembravano non finire) tra il grottesco e il surreale.

Un confronto acceso tra persone che credevo “umane”, diventato una arena e concluso con offese “brutte e gravi” , ma solo da una parte.

Forse perchè non l’avevo mai vissuta una cosa così, forse perchè credo nel dialogo per capire e non nell’arroganza del “voler la ragione”.

Forse perchè penso che a tavolino di possa tutto o forse perchè basta guardare i fogli.

Forse perchè a tutto c’è un limite o perchè credo che alla fine non meriti mai arrivare ad annebbiare la testa e le parole, tanto quel che doveva essere lo sarà anche domani.

Forse per tanti altri motivi che non merita scrivere, ma vivere così, osservando e cercando di capire, mi ha fatto riflettere sull’educazione delle persone, su dove pensavano di arrivare, dove arriveranno e come ne usciranno, ma, soprattutto, su cosa io ci incastri in tutto questo e come mai ne sia stato partecipe.

C’è chi sostiene che a tutto ci sia un perchè, chi mi dice che le cose accadono perchè voglio che accadano, chi mi ripete che è colpa del passato e di come vivo il presente, ma qualunque sia la motivazione ho avuto la sensazione di essere un alieno o un cigno nero, capitato nel mezzo al “chissà che”.

Dovevo viverla per capire? Capire cosa?

Dovevo viverla per valutare? Valutare cosa?

Dovevo viverla per riempire quei minuti in maniera diversa? Perchè?

Non so se anche a voi capiti, qualche volta ovviamente, di non sentirvi ingranaggio di questa macchina, beh io oggi mi sono sentito così, anche se non mi sento più un fanciullo e tanta, ma tanta, acqua è passata sotto i ponti.

Ma so che esiste un passato, esiste un presente ed esisterà anche un futuro e i conti torneranno tutti.

Oggi, mio malgrado e come spettatore, ho dovuto vivere una situazione tra il grottesco e il surreale.

così. Per dire. CJJ