Essere un genitore non è facile, mai, ma c’è differenza tra essere padre e madre?

Si, credo che lo sia, un pò per natura e per sensibilità che una donna ha e un pò perchè quel figlio che ora scorrazza nella nostra vita, una donna lo ha sentito crescere dentro di sè.

Si, alla fine credo che per un uomo un figlio sia importante perchè rispecchi quanto di buono vorrebbe aver fatto e le speranze di ottenere quello che non è riuscito ad avere, ma non potrà mai capire cosa voglia dire immaginarlo, percepirlo, sentirlo e vederlo, no mai.

Ecco perchè capisco quanto dolore possa provare una mamma verso quelle cose che noi uomini riteniamo “piccolezze”, forse perchè non sapremmo affrontarle doversamente se non sminuendole, ma non capisco quelle mamme che vivono la maternità con distacco, ostentanto una lontananza ingiusta: “io sono stata solo un garage” oppure “non avevo tempo per…” e così via perchè quegli attimi che non prendono a sè o quegli attimi che sminuiscono, non torneranno mai.

Beh, ma questo dovrebbe essere valido anche per un padre? Forse, ma un uomo non sarà mai intriso di “pennellate di colori” o “annebbiato” davanti ad un cuore disegnato sulla spiaggia, mai.

Una madre è colei che anticipa le cose, colei che si preoccupa anche di quello che non succederà, colei che sacrifica sè ed il suo tempo per tutti, quella che ruggisce sentendo il pericolo e piange in silenzio, se soffrire vuol dire fargli del bene.

Una madre è quello scoglio che ognuno ha e che cerca quando le cose non vanno. Non importa quanto sia grande o grosso, quanto sia emerso dall’acqua o scivoloso, l’importante è spere che è lì, proprio lì.

Se c’è bisogno di urlare? Lei lo fa!

Se c’è bisogno di accarezzare? Lei lo fa!

Se c’è bisogno di allontanarsi? Lei lo fa!

Se c’è bisogno di togliersi tutto? Lei lo fa!

Lei fa tutto quello che va fatto e lo fa prima, perchè lo impara da piccola quando inizia a curarsi delle bambole o dell’animalino domestico, quando si mette gli occhiali con gli unicorni o le collane con i cuori.

Una donna nasce già mamma, già pronta a dedicarsi a tutti, un uomo no, lui no, nasce per sè, per il suo IO, per il dominio del territorio, per dimostrare la sua forza o tenacia.

Uomo o donna che tu sia, spendi un secondo per loro, spendilo sempre, spendilo per come puoi e quando puoi, ma non farli diventare “grandi” prima del tempo perchè sarà difficile per loro e perchè non se lo meritano. Ci sarà il tempo delle decisioni, arriverà per tutti, ma fate si che arrivi al momento giusto e non un secondo prima.

Siate mamme sempre e non mettete mai il lavoro davanti ai sentimenti, non perdete mai la voglia di dire “ti voglio bene” a vostro figlio o figlia e a proeccuparvi di ciò che non vi dice.

Siate pronte a capirlo, anche quando sembra difficile farlo, anche quando sembra che tra voi ci sia distanza.

Siate pronte ad aiutarlo, anche quando vi dice che “farà da sè” perchè un figlio arriva ad un punto in cui vuole dimostrare di potercela fare da soli, ma un genitore sa, perchè lo sa, che avrà sempre bisogno di loro.

Non siate egoisti a metterli nel mezzo ad una relazione che non funziona più e non vi intromettete se nel loro cuore ci sarà qualcuno che a voi piace poco, perchè se vi fermerete a riflettere, quando voi eravate adolesenti…

così. per dire. CJJ