Un sorriso, poi un altro, guardo fuori, tutto intorno a me è ancora buio, la strada silenziosa, il mare rumoroso che ti chiama a sè, come sempre in questi giorni, dei cani che abbaiano, il profumo della pasticceria vicino casa, gli spazzini che si muovono sorridendo, una macchina e dei lampioni accesi.

“Ohayoo gozaimasu”. Anche a te!

Il molo, la banchina, il cantiere, l’auto, il viaggio e la musica, che grande compagna, una canzone, poi un’altra ed un’altra ancora.

Un sorriso, un grande sorriso e non perchè hai sentito una battuta spiritosa ma perchè sei sereno, sei in pace con te stesso. Viaggi pensando ai problemi che troverai, ma con un sorriso in faccia perchè sai che tutto si può affrontare, tutto può essere risolto.

Guidi pensando ai casini della vita, quelli quotidiani, guidi pensando alle nuove strategie, ai nuovi modelli, al marketing, alle banche, ai fornitori, alle “pecore e ai pastori”, alle barche, agli ormeggi, alle percentuali, alle statistiche, a massimizzare, a risparmiare, a pagare, a trovare, a cercare, a consolidare, alla ricerca, alle tasse, alla vita, alle case, alla sabbia, agli scogli, alle frazioni, alla matematica, alla storia, alla geometria, a “quanto sono pallosi i prof”, allo sport, alla favola, a lacrosse, che nemmeno sapevi che sport fosse, a quanto è cambiata la tua vita da qualche mese e a quale sarà la tua vita nei prossimi anni.

Viaggi alternando la musica al silenzio perchè il tuo presente oltre ad essere importante sta costruendo il futuro di cui non sei curioso, perchè quando sei tranquillo tutto può essere affrontato e risolto.

Ti fermi all’incrocio, quanti ne ho trovati lungo la strada, “Anata no namae wa?” Non è importante, chiunque sia non importa, prosegui.

Riprendi a guidare, guardi il livello di carburante, la benzina ti basta per arrivare a destinazione.

Arrivi a destinazione, parcheggi l’auto, fai un gran sospiro e ti stiri, che viaggio lungo. Sorridi. “Hyaku go yori isshou”

Entri nella tua stanza e inventi, crei, risolvi, gestisci, sorridi.

Qualche buca viene coperta e qualcuna di nuova si crea. Inventi qualcosa di nuovo che piace e scrivi qualcosa di bello, poi pensi a lei e sorridi, pensi a lui e ti tocchi i capelli, manca poco, ma quanto vale un “poco”?

Il sole è basso sull’orizzonte, chiudi il tablet pensando a quanti problemi hai affrontato anche oggi. Monti in auto e riparti dirigendoti verso il domani, accompagnato dalla tua forza, quella di sempre, ma da qualcosa che ieri non avevi, l’esperienza.

Arrivi, parcheggi, due passi in quella strada solitaria, un saluto, un abbraccio e un pensiero a lui quando il giorno finisce.

“Oyasumi-nasai.” Anche a te.

Con un sorriso, un grande sorriso, chiudi gli occhi pensando che domani il sole sorgerà nuovamente.

“Egao ga areba jibun ga kaeru tanin ga kaeru unmei ga kaeru” Siamo chi siamo, niente di più.

Così. per dire. CJJ

PS Deligere oportet quem velis diligere